venerdì 25 giugno 2010

...Slovacchia-Italia 3 a 2: addio Sudafrica...


Rabbia, delusione, imbarazzo, scoramento, potrei scomodare un intero vocabolario, ma nessun termine potrebbe spiegare adeguatamente le innumerevoli sensazioni di dispiacere che pervadono i nostri animi feriti di tifosi, dopo la sonora disfatta africana...

Nella sera in cui dovevamo vincere a tutti i costi abbiamo disputato la peggiore partita di sempre, e contro una Slovacchia non brillantissima, abbiamo palesato tutti i nostri limiti finendo ovviamente e, senza alcuna sorpresa, per essere sconfitti; 3 a 2 il risultato finale a favore dei nostri avversari, che ci ha giustamente condannato ad uscire dal mondiale alla prima fase...non succedeva da 36 anni...ed è successo adesso nell'anno in cui avremmo dovuto bissare la vittoria di quattro anni fa...

Com'è lontana Berlino oggi...è solo un'ombra sbiadita, un tenero, magico istante da conservare gelosamente nello scrigno della memoria, tra i momenti più belli e preziosi, perchè per adesso non si ripeterà...

Cos'è successo, cosa è stato sbagliato?Chi è il colpevole di questo disastro?Sono tante le domande, a questo punto inutili, abbiamo fallito, e la colpa è di tutti, che si vinca o che si perda, ma adesso non si può più tornare indietro, anzi si torna a casa, questa sera alle 22, e il Sudafrica sarà solo un triste ricordo, da cancellare quanto prima...

E' ormai vano recriminare, anche se è incredibile pensare al modo in cui siamo entrati in campo, stanchi, sviliti, atterriti, quasi consapevoli di uscire, già prima di giocare, senza nessuna grinta, nessun tentativo di centrare anche il minimo risultato; un pareggio ci avrebbe qualificati, ma non è arrivato nemmeno quello...

Si è parlato di crollo psicologico, ma oltre alla mente, mancavano anche le gambe, e dopo due gare non proprio brillanti, ma nelle quali qualcosa di buono si era visto, ci siamo definitivamente spenti, per non riaccenderci mai più...

Il primo tempo è stato umiliante, non abbiamo toccato un pallone, in compenso l'ha toccato la Slovacchia, che su un nostro errore in ripartenza, è andata tranquillamente a segnare il gol del vantaggio, col nostro portiere incolpevolmente battuto...

Abbiamo sperato che tra un tempo e l'altro si potessero ordinare le idee, in fondo ancora nulla era perduto, 45 ulteriori minuti di gioco facevano pensare al meglio; si è corso ai ripari, facendo entrare in campo Maggio e Quagliarella, ma sebbene qualche guizzo in più si sia visto, è arrivato inesorabile il secondo gol slovacco a mortificare le nostre già esigue speranze...

Ci sentivamo già sull'aereo, quando l'attaccante del Napoli ci ha fatto sognare per un pò, un quasi gol ribattuto sulla linea di porta, un assist per Di Natale che ha siglato il 2 a 1, un gol annullato, forse ingiustamente, in mezzo l'assurdo 3 a 1 slovacco, poi ancora lo splendido gol che ha sancito il 3 a 2 finale; ci ha provato Fabio, ma era davvero troppo tardi, il tempo è trascorso inesorabilmente e le sue lacrime alla fine, sono le nostre lacrime, quelle di chi ci ha creduto, invano, a quella che doveva essere una favola e si è trasformata in un incubo...

E' finita la nostra avventura, è finito un ciclo meraviglioso, caro Marcello Lippi, grazie comunque di tutto, nella vita non si è infallibili, ma il cielo non è più azzurro, è solo grigio scuro sopra Johannesburg...a chi verrà dopo il compito di ridipingerlo...

mercoledì 23 giugno 2010

...A 24 ore dal nostro destino: cuore, grinta e orgoglio per rimanere in Sudafrica...

Dopo le polemiche, le contestazioni e la delusione per il cammino della nazionale azzurra fino a questo momento, domani si torna nuovamente in campo, con la consapevolezza e la certezza di dover vincere a tutti i costi una partita che vale un intero mondiale, e che mette in discussione due anni d'intensa preparazione...

Contro le critiche, contro le frasi insensate di psicopatici messi impropriamente al governo a occupare posti che non competono loro, con la Slovacchia ci giocheremo la faccia e la qualificazione, allo scopo preciso di centrare un obiettivo assolutamente fondamentale e sicuramente alla nostra portata...

E' d'obbligo la grinta in questo match cruciale, è per questo che Lippi molto probabilmente inserirà in campo dal primo minuto "Ringhio" Gattuso, quasi un allenatore in campo, pronto a dare la carica a una squadra le cui pile sembrano decisamente esaurite fino ad ora, salvo alcune eccezioni...

La difesa dovrebbe essere di nuovo confermata con Zambrotta, Cannavaro, Chiellini e Criscito, mentre a centrocampo, accanto al già citato "Ringhio", troveranno sicuramente posto Montolivo e De Rossi, tra i migliori durante questa prima fase; i dubbi rimangono in attacco, Gilardino ha mostrato sinora di non essere assolutamente in forma, dunque Lippi potrebbe preferirgli un più frizzante Di Natale sin dal primo minuto, accanto a Iaquinta, molto positiva la sua prova con la Nuova Zelanda, e a un motivatissimo Pazzini, al suo primo mondiale, con l'entusiasmo del debuttante e la voglia di rendersi assolutamente protagonista...

Dunque ritorna in auge il 4-3-3, con intenti dichiaramente offensivi, dato che la concretezza sotto rete è stata assolutamente un'utopia per i nostri, tanto col Paraguay, quanto con la Nuova Zelanda...l'imperativo è segnare, più che possiamo, perchè in tempi di qualificazione non è importante solamente vincere, ma farlo con una differenza reti abissale che potrebbe risultare decisiva...

Dobbiamo esserci con la testa e con il cuore, a tenere alto l'orgoglio di tutta l'Italia, anche di quella che ci da ancora contro, e continuare a regalare emozioni, quelle stesse che ci portiamo dentro da quattro anni e che auspichiamo di provare ancora una volta, perchè di quella gioia, di quel tripudio di colori azzurri abbiamo ancora bisogno, perchè di tutto si può fare a meno, ma non delle emozioni, delle quali mai saremo sazi poichè provandole ci ricordiamo di essere vivi...

Forza azzurri, ora più che mai siamo con voi!!!

lunedì 21 giugno 2010

Italia-Nuova Zelanda 1 a 1: la vittoria è ancora un'utopia...

Come nella peggiore delle ipotesi, in quella che doveva essere la partita da vincere a tutti i costi, contro un avversario abbastanza modesto, non siamo riusciti ad andare oltre l'esiguo risultato di parità, cosa che non ci conforta, anzi ci preoccupa più del dovuto, perchè adesso la strada si fa più in salita e e se non arriva una sonora vittoria contro la Slovacchia, siamo fuori!!!

Non ce lo saremmo mai aspettati che in un girone, sulla carta alla nostra portata, avremmo avuto così tante difficoltà, e invece eccoci qua a parlare di rischio-eliminazione, eventualità che non avevamo minimamente preso in considerazione.

Non sto qui a cercare un colpevole di questo ruolino di marcia abbastanza misero, anche se oggi tutti avranno fatto a gara per trovarlo; non è il momento di condannare, semmai di incoraggiare questa nazionale, i cui punti deboli, ahimè, sono abbastanza evidenti, ma è nostro dovere credere ancora in questi ragazzi più che possiamo, altrimenti non ci crederanno neanche loro alla possibilità di passare il turno e a quello che ancora potrebbero fare andando avanti in questo mondiale.

Non segniamo: è questo uno dei problemi principali da risolvere; ci abbiamo provato in tutti i modi ieri sera, ma la palla non ha voluto saperne di entrare, nemmeno quando Lippi ha messo in campo ben tre attaccanti, due dei quali, Pazzini e Di Natale, in questa stagione hanno segnato una miriade di gol, ma non c'è stato verso...

Anche Montolivo, uno dei più positivi, ha tentato più di una volta di metterla dentro da fuori area, ma il fato è stato inclemente nei suoi confronti, soprattutto quando il pallone è andato a stagliarsi sul palo...

Ora non voglio dire che la sfortuna possa essere una giustificazione per i mancati tre punti, ma una buona dose c'è sicuramente stata...

A tagliarci le gambe ci ha pensato anche il gol della Nuova Zelanda, dopo soli otto minuti, una rete arrivata in modo abbastanza rocambolesco, sulla quale Marchetti poco ha potuto fare, sarà ora ininfluente dire che fosse palesemente in fuorigioco, ma resta il fatto che la nostra partita si sia sin da subito complicata, così come col Paraguay, e tali errori da parte di arbitri mondiali non dovrebbero accadere per nessuna ragione al mondo.

Dopo ripetuti tentativi, il pareggio è arrivato soltanto al 28' su rigore procurato da De Rossi e siglato alla perfezione da Iaquinta, ma ancora una volta la rete è arrivata da calcio da fermo e non su azione...

La Nuova Zelanda è una squadra palesemente limitata, e il nostro possesso palla, così come le nostre occasioni, sono stati nettamente superiori, eppure ciò non è bastato...

L'unico modo degli All Whites per fermarci è stato il gioco duro, le gomitate in faccia ai nostri si sono susseguite a raffica e in qualche caso l'arbitro è stato anche fin troppo clemente.

Nel secondo tempo Lippi ha cercato di ovviare alla situazione, inserendo Di Natale e Camoranesi, e più tardi anche Pazzini, ma è servito a ben poco, il secondo gol non è mai arrivato e di conseguenza nemmeno gli agognati tre punti!

Non è la prima volta che nel girone di qualificazione stentiamo, il mondiale del 1982 ci insegna che si può andare lontano anche dopo una prima fase non proprio idilliaca, e in quella occasione vi furono addirittura tre pareggi prima di volare verso la vittoria...

Certamente ogni competizione ha una storia a sé stante, ma tale confronto ci aiuta a non perdere la fiducia e la speranza nel fatto che, in fondo, anche stavolta ce la faremo...

Dobbiamo crederci con tutta la forza che abbiamo in corpo, abbiamo superato situazioni peggiori, supereremo anche questa!

Lippi e i suoi ragazzi continuano ad avere il mio completo e totale supporto, e a chi ancora osa dire che il problema risieda nel fatto di aver portato in Sudafrica il blocco-Juve, ripeto con insistenza che forse di calcio ne capisca davvero poco...

C'è ancora molto lavoro da fare, questo è fuor di dubbio, ma con tenacia e sudore arriveremo alla meta...ne sono più che certa!!!

Forza ragazzi, ora più che mai uniti per vincere!!!

venerdì 18 giugno 2010

...Tempo di cambiamenti in casa azzurra...

Dopo l'occasione persa nel pareggio contro il Paraguay, mister Lippi decide di rimescolare le carte in vista del match di dopodomani con la Nuova Zelanda, anche se non si tratta proprio di una rivoluzione, ma più di un ritorno all'antico a livello tattico...
L'esperimento del 4-2-3-1 sembra non aver sortito gli effetti sperati e così il modulo dovrebbe tornare ad essere il 4-4-2, lo stesso che ci portò a sollevare la Coppa del mondo a Berlino quattro anni fa...
Marchisio non ha convinto nel ruolo di trequartista, ma il c.t. crede molto in lui, e dunque molto probabilmente troverà posto anche nella nuova disposizione in campo voluta da Lippi, stavolta però come esterno di centrocampo, ruolo a lui più congeniale; dall'altro lato sarà quasi certamente riconfermato il neo-bianconero Pepe; vista l'ottima gara sostenuta contro il Paraguay, non poteva essere diversamente...
Al centro della linea mediana, troveremo ancora una volta De Rossi e Montolivo che insieme hanno dimostrato di trovarsi perfettamente a loro agio, incrementando al meglio le manovre del gioco azzurro...
In difesa nessun cambiamento, con Zambrotta, Cannavaro, Chiellini e Criscito, quest'ultimo in particolare promosso a pieni voti dopo l'ottimo debutto, nel quale ha dimostrato una sicurezza e una padronanza in campo considerevoli nonostante la giovanissima età...
Il cruccio fondamentale di Lippi rimane il reparto offensivo, dove Gilardino e Iaquinta insieme non hanno convinto del tutto, costruendo decisamente pochissime palle-gol; potrebbe essere dunque il momento di Totò Di Natale, capocannoniere dell'ultimo campionato e sicura garanzia sotto rete, che andrebbe ad affiancare forse proprio lo stesso attaccante della Fiorentina, da qualche mese a secco di reti, ma nei confronti del quale il selezionatore azzurro continua a nutrire una grande fiducia, sperando che si risvegli al momento giusto, proprio come Paolo Rossi fece nel 1982, con i lieti esiti di cui abbiamo memoria, e noi non possiamo far altro che augurarglielo...
Cambio obbligato purtroppo sarà quello di Gigi Buffon, i cui tempi di recupero si prevedono decisamente molto lunghi, al suo posto quindi il giovane Marchetti, stavolta in campo sin dal primo minuto; il numero uno cagliaritano ha mostrato una certa freddezza e sicurezza già nel secondo tempo col Paraguay e ritengo sinceramente che saprà degnamente sostituire il nostro super portierone...
L'imperativo per questa seconda partita del girone è ovviamente vincere, per facilitare al meglio il nostro accesso al turno successivo e non complicarci la vita in calcoli e previsioni di ogni sorta, ne abbiamo facoltà, e dunque mettiamocela tutta, siamo i campioni del mondo, dimostriamolo con la forza e la tenacia di sempre e nulla più ci sarà precluso...
Forza Azzurri sempre....uniti per vincere!!!

mercoledì 16 giugno 2010

...Juventus e nazionale azzurra, un binomio indissolubile e indiscutibile.....

Sono veramente stanca!Lo dico a gran voce...non se ne può più di sentire insulse illazioni e accuse di ogni sorta sul fatto che Lippi abbia portato in nazionale il gruppo "ribollito" della Juventus, essendo simpatizzante bianconero o volendo favorire il figlio, procuratore di alcuni giocatori della Vecchia Signora, tutto ciò a scapito di giocatori più meritevoli appartenenti ad altre compagini...
Non sopporto più accuse simili, perchè ritengo che chi apre la bocca, tra l'altro senza azionare il cervello, lo fa dimenticandosi che nel 2006 a vincere il campionato del mondo sia stato proprio "il blocco Juve", guidato egregiamente da un grandissimo ex bianconero come il signor Marcello Lippi da Viareggio...

Persone come Buffon, Del Piero, Cannavaro, Zambrotta, Iaquinta, Camoranesi, tutti juventini, hanno contribuito più di chiunque altro alla conquista di un titolo che mancava da 24 anni, siamo tutti idealmente saliti con loro sul carro dei vincitori in quella notte di Berlino e adesso invece tutti pronti a inveire contro quelli che tra loro sono stati riconfermati e a dire che sono delle pezze vecchie da buttare e che il c.t. sia un pensionato rimbecillito da buttare via a calci nel sedere...

Gente irriconoscente e incoerente, che forse sa di calcio quanto io sappia di astrofisica, che prima osannava Lippi e ora gli ha già prenotato il posto all'ospizio...squali, sanguisughe, parassiti che vivono di luce riflessa perchè loro sono più bui della notte più fonda...

Il cielo è stato azzurro sopra Berlino soprattutto per le parate di Gigi Buffon, per i muri eretti in difesa da capitan Fabio e motorino - Zambrotta, per le azioni create dall'oriundo Mauro, per i gol di Ale Del Piero e per la supervisione di un immenso allenatore come Lippi...

Ora nessuno nasconde che l'appena conclusa stagione juventina sia stata un fallimento totale, ma non si può certo mettere in dubbio la qualità di gente come Chiellini o Marchisio, il cui talento deve prescindere dal rendimento complessivo di una squadra...

E pensare che adesso siamo in pena proprio per il nostro portierone, il numero uno al mondo, vittima di una brutta sciatalgia, quello stesso che più di una volta ha salvato l'insalvabile e ci ha fatto gioire sfrenatamente, di una gioia che non accarezzavamo da anni, quello stesso che è juventino, nel cuore e nel sangue e "ciò nonostante" tutti rimpiangiamo...

Ma la memoria è corta e il cervello non pervenuto, dato che anche nel 1982, quando Tardelli urlava a squarciagola, Paolo Rossi segnava a raffica e Dino Zoff arpionava l'imprendibile, quella nazionale aveva un solo profumo e un solo colore, quello bianconero, che sin dalla notte dei tempi è ed è sempre stato sinonimo di successo...

Siamo sempre stati noi la trave portante della selezione azzurra, noi che abbiamo ancora giocatori italiani in squadra e non mercenari utili solamente a riempire il cuore di un presidente ricco di soldi e di abulici tifosi in astinenza di vittorie dal secondo dopoguerra...

E allora amiamola questa nazionale, si chiama Italia, e da italiani dovremmo amarla in modo innato e incondizionato, oltrepassando senza remora alcuna ogni barriera di fede e di colore...

Forza azzurri, sempre e comunque...

martedì 15 giugno 2010

...Italia-Paraguay: un pareggio che lascia l'amaro in bocca, ma la squadra c'è...

Inizia con un pareggio la nostra storia in Sudafrica, un pò poco per i campioni del mondo, ma visto come si erano messe le cose, è un punticino comunque prezioso che per lo meno ha allontanato lo spettro di una pesante sconfitta all'esordio...
Non tutto è da buttare nella notte azzurra di Cape Town, è emersa una certa grinta e una buona condizione fisica rispetto a quella vista col Messico, che non lasciava presagire nulla di buono per il futuro...

Alla fine Lippi ha optato per il 4-3-2-1, schierando Zambrotta e il giovane Criscito, come laterali difensivi, e Cannavaro e Chiellini, centrali; a centrocampo hanno trovato posto De Rossi e Montolivo, sostituto dell'infortunato Pirlo, con Marchisio in posizione di trequartista; in attacco Pepe e Iaquinta, a sostegno di Gilardino più avanzato.

Forse è stata proprio la scelta del modulo a non essere delle più felici, poichè sebbene abbiamo tentato in tutti i modi di arrivare in area, per tutto il primo tempo è mancata proprio quella concretezza sotto rete, necessaria ai fini di un risultato positivo...

Non caricherei tutte le colpe sulle spalle di Marchisio, additato come uno dei più fallimentari, la sua prova è stata generosa, si è mosso a tutto campo, ma non essendo il suo ruolo naturale quello sulla tre quarti, ha faticato un pò e non è riuscito a servire a dovere gli attaccanti azzurri...

Anche l'offensiva italiana ha avuto le sue pecche, il più attivo mi è sembrato Pepe, molto buona la sua prova, ma Iaquinta e Gilardino hanno toccato pochissimi palloni, il primo, più del secondo, ma nel complesso entrambi hanno inciso poco...

Certo il gol subito su calcio piazzato da parte del Paraguay ci ha spezzato le gambe e il morale, considerando che la partita la stavamo comunque facendo noi, mentre i sudamericani non hanno poi impegnato più di tanto la nostra difesa e alla prima possibiltà per loro, hanno subito centrato la porta...

Non ci siamo comunque persi d'animo, e abbiamo cercato il pareggio a tutti i costi, che però, a primo tempo concluso, non è arrivato...

Nel secondo tempo poi la tegola di Buffon, fuori per mal di schiena, dentro il giovane Marchetti, visibilmente emozionato, ma che ha comunque retto bene l'esordio in nazionale, tra l'altro non essendo molto impegnato dai paraguaiani...

Non è cambiato molto nella ripresa, le azioni da parte nostra si sono susseguite, ma non siamo riusciti minimamente a concretizzare, e per poco i sudamericani non han trovato il raddoppio; Lippi ha cercato di correre ai ripari, inserendo Camoranesi al posto di Marchisio, ma il gol è arrivato solo qualche minuto dopo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, De Rossi ha approfittato della brutta uscita del numero uno sudamericano e ha infilato prontamente in rete, facendosi così perdonare la disattenzione del primo tempo sul gol avversario...

Montolivo, più propositivo rispetto alla prima frazione di gioco, ha provato qualche tiro da fuori area, ma senza i risultati sperati, è entrato anche Di Natale per Gilardino, ma la musica non è cambiata, alla fine è stato 1 a 1 il risultato definitivo, ma certamente nulla è ancora perduto, ci sono altre due partite a disposizione per crescere ulteriormente e fare punteggio pieno...

Godiamoci comunque le note positive che provengono da Criscito, il cui debutto è stato assolutamente encomiabile (cosa aspetta la Juve a riscattarlo dal Genoa?), sicuro in difesa, efficace anche in zona offensiva, con diverse incursioni in area e lo stesso Montolivo che alla lunga è venuto fuori, smaltendo un pò l'emozione iniziale...

Indubbiamente c'è ancora da lavorare, ma abbiamo i mezzi e le capacità per migliorare, e non si incomincino a invocare i nomi degli assenti, perchè secondo me non sarebbe cambiato proprio nulla, la storia ci insegna che ogni qual volta l'esordio azzurro non sia stato dei più felici, siamo comunque riusciti ad andare molto lontano, diamo più fiducia ai nostri ragazzi e vedrete che ci sapranno stupire...

Forza Azzurri sempre e per sempre...

domenica 13 giugno 2010

Vigilia mondiale, grande attesa azzurra...

Dopo mesi di attesa, di speranze riposte e di ipotesi di ogni sorta, è gia tempo di vigilia mondiale; non più chiacchere, nè parole buttate al vento, è l'ora dei fatti, quelli veri, e domani sera sarà il campo a parlare, ad accantonare tutte le polemiche nate intorno a questa nazionale e a dirci chiaramente se siamo ancora i leoni di Berlino o siamo solo un lontano ricordo, una pallida ombra dei tempi gloriosi che furono...
Io ritengo che le amichevoli non possano dirci tutto sulle condizioni di una squadra, e che solo entrando nel vero clima di una competizione mondiale possa venir fuori la nostra vera identità, fatta di grinta, di orgoglio e combattività, quelle stesse caratteristiche che quattro anni fa costituirono le nostre armi in più rispetto alle altre compagini più blasonate e che ci permisero di salire sul gradino più alto del podio...
Dunque domani avremo finalmente il verdetto su questa Italia, finora tanto criticata, e giudicata prima ancora di esser vista all'opera, ma siamo nel bel paese e qui le condanne vengono inflitte prima ancora di un qualsiasi regolare processo...
Intanto, come ogni vigilia che si rispetti, si è aperto il toto-formazione, e ci trasformiamo tutti in selezionatori improvvisati e tecnici dell'ultim'ora; dal canto suo Lippi tenta giustamente di tenere per sè la formazione probabile, ma le indiscrezioni trapelano e si prefigura sempre più l'ipotesi del 4-3-3 : in difesa si parla di un'esclusione di Zambrotta a favore di Criscito, con Chiellini e Cannavaro centrali e Maggio sulla fascia...a centrocampo dovrebbero essere inseriti Marchisio, riavutosi dagli acciacchi muscolari, Montolivo quasi certamente titolare, e De Rossi, anche lui recuperato, in posizione di mediano...in attacco spazio a Gilardino, punta centrale, e Pepe e Iaquinta, a suo sostegno...
Nulla comunque è ancora sicuro, la formazione ufficiale la sapremo poco prima delle 20:30 di domani, quel che è certo è che noi saremo lì come sempre a sostenere i nostri, con affetto incondizionato e con la stima che si deve a chi ancora si fregia del titolo di campione del mondo....
Forza Azzurri, ancora una volta uniti per vincere!!!