mercoledì 16 giugno 2010

...Juventus e nazionale azzurra, un binomio indissolubile e indiscutibile.....

Sono veramente stanca!Lo dico a gran voce...non se ne può più di sentire insulse illazioni e accuse di ogni sorta sul fatto che Lippi abbia portato in nazionale il gruppo "ribollito" della Juventus, essendo simpatizzante bianconero o volendo favorire il figlio, procuratore di alcuni giocatori della Vecchia Signora, tutto ciò a scapito di giocatori più meritevoli appartenenti ad altre compagini...
Non sopporto più accuse simili, perchè ritengo che chi apre la bocca, tra l'altro senza azionare il cervello, lo fa dimenticandosi che nel 2006 a vincere il campionato del mondo sia stato proprio "il blocco Juve", guidato egregiamente da un grandissimo ex bianconero come il signor Marcello Lippi da Viareggio...

Persone come Buffon, Del Piero, Cannavaro, Zambrotta, Iaquinta, Camoranesi, tutti juventini, hanno contribuito più di chiunque altro alla conquista di un titolo che mancava da 24 anni, siamo tutti idealmente saliti con loro sul carro dei vincitori in quella notte di Berlino e adesso invece tutti pronti a inveire contro quelli che tra loro sono stati riconfermati e a dire che sono delle pezze vecchie da buttare e che il c.t. sia un pensionato rimbecillito da buttare via a calci nel sedere...

Gente irriconoscente e incoerente, che forse sa di calcio quanto io sappia di astrofisica, che prima osannava Lippi e ora gli ha già prenotato il posto all'ospizio...squali, sanguisughe, parassiti che vivono di luce riflessa perchè loro sono più bui della notte più fonda...

Il cielo è stato azzurro sopra Berlino soprattutto per le parate di Gigi Buffon, per i muri eretti in difesa da capitan Fabio e motorino - Zambrotta, per le azioni create dall'oriundo Mauro, per i gol di Ale Del Piero e per la supervisione di un immenso allenatore come Lippi...

Ora nessuno nasconde che l'appena conclusa stagione juventina sia stata un fallimento totale, ma non si può certo mettere in dubbio la qualità di gente come Chiellini o Marchisio, il cui talento deve prescindere dal rendimento complessivo di una squadra...

E pensare che adesso siamo in pena proprio per il nostro portierone, il numero uno al mondo, vittima di una brutta sciatalgia, quello stesso che più di una volta ha salvato l'insalvabile e ci ha fatto gioire sfrenatamente, di una gioia che non accarezzavamo da anni, quello stesso che è juventino, nel cuore e nel sangue e "ciò nonostante" tutti rimpiangiamo...

Ma la memoria è corta e il cervello non pervenuto, dato che anche nel 1982, quando Tardelli urlava a squarciagola, Paolo Rossi segnava a raffica e Dino Zoff arpionava l'imprendibile, quella nazionale aveva un solo profumo e un solo colore, quello bianconero, che sin dalla notte dei tempi è ed è sempre stato sinonimo di successo...

Siamo sempre stati noi la trave portante della selezione azzurra, noi che abbiamo ancora giocatori italiani in squadra e non mercenari utili solamente a riempire il cuore di un presidente ricco di soldi e di abulici tifosi in astinenza di vittorie dal secondo dopoguerra...

E allora amiamola questa nazionale, si chiama Italia, e da italiani dovremmo amarla in modo innato e incondizionato, oltrepassando senza remora alcuna ogni barriera di fede e di colore...

Forza azzurri, sempre e comunque...

1 commento:

  1. Cara Sorella Tifosa,

    la nazionale italiana si colora da sempre soprattutto di juve, ma perchè...perchè la juve è sempre stato l'emblema del credo italiano calcistico, dove i vivai giovanili vengono valutati e valorizzati, come anche alla Roma,e altre squadre italiane meno blasonate. Purtroppo andrebbe posto un argine all'effetto Bossmann, nel basket è stato messo. Nel calcio evidentemente lo strapotere di qualche presidente non lo permette. E ci ritroviamo a vedere squadre straniere ospitate in Italia che vincono tutto, come pianeta terra contro resto dell'universo. Bè questo non è calcio, il calcio si colora anche di cultura, di identità patria, e noi siamo italiani. La nazionale italiana è l'arcobaleno dei bei colori di ogni squadra italiana,che bellezza vedere giocare la nazionale, nel secondo tempo la più bella finora del mondiale. Certi atteggiamenti idioti come quello di radio Padana si commentano da soli. Cosa dire? La nazionale italiana ed il mondiale di calcio fanno ormai parte della costituzione italiana e denigrarla con disprezzo è come tradire la patria e tutto quello in cui crediamo, ancor di più oggi che l'Africa meravigliosa ospita sto bel mondiale, un 'Africa ferita che porta l'orgoglio della libertà in tutta la bella vecchiaia di Nelson Mandela, allora viva il calcio e lo sport, viva l'Italia di tutti noi veri italiani. Cuore bianconero e italiano.

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